martedì 3 ottobre 2017

CACCIATORE CADE IN DIRUPO. RECUPERATO DOPO OTTO ORE

È durato diverse ore e ha impiegato molti uomini del Soccorso Alpino il recupero di un cacciatore, terminato solo in nottata, che si è infortunato (gamba spezzata e diverse escoriazioni) sulle montagne della Val Grande di Lanzo. L'allarme è scattato verso 17 di domenica 1° ottobre quando il 53enne di Cafasse, che era a caccia da solo, è riuscito a chiamare il 118 con il suo telefonino cellulare dopo essere ruzzolato per una trentina di metri mentre scendeva in una zona impervia dal lago di Monastero verso la miniera Brunetta sopra Cantoira. Un volo pauroso tra erba e balzi di roccia, che poteva finire davvero molto peggio per l'uomo. 
Dopo la richiesta di aiuto sono partiti i volontari della stazione del Soccorso Alpino di Forno Alpi Graie col supporto dei colleghi della stazione di Lanzo. Le operazioni di recupero, però, si sono rivelate molto più complesse del previsto. Anche perché la zona era molto impervia e, con la notte, è calata anche una fitta nebbia. Solo intorno alle 21,30 il 53enne, che continuava a fornire indicazioni con il telefonino, è stato raggiunto dai soccorritori. Il ferito è stato preso in carico da due tecnici sanitari e calato per circa 250 metri prima di arrivare in una zona più o meno accessibile. Ma solo dopo le 2, dopo una serie di manovre molto complicate, i soccorritori sono riusciti a raggiungere l'ambulanza che era parcheggiata nella frazione Vrù di Cantoira. Il cacciatore è poi stato trasportato all'ospedale di Ciriè, dove è ricoverato.